Criteri per valutare un dispositivo terapeutico
Il mercato dei dispositivi curativi di patologie osteo-articolari, muscolari, tendinee e simili è in forte espansione in Italia e all’estero.
La vita sedentaria, le errate posture, l’attività sportiva o quella dilettantistica senza adeguata preparazione fisica, l’età sempre più avanzata della popolazione aumentano continuamente il numero di soggetti affetti da una o più delle suddette patologie.
Il mercato dei dispositivi di ultima generazione che curano diverse patologie
Gran parte dei suddetti dispositivi sono self-service, spesso acquistati su marketplace non specializzati e quindi spesso non efficaci perché applicati senza diagnosi medico-specialistica specifica.
I dispositivi esistenti nel mercato inoltre curano patologie specifiche, quelli indossabili hanno effetti limitati nel tempo e nella “profondità” dell’effetto, spesso limitato agli strati superficiali della cute.
Altri dispositivi, utilizzati dagli specialisti, sono di grandi dimensioni e connessi alla rete elettrica, e utilizzati per tempi molto brevi.
I dispositivi brevettati sono indossabili e quindi portabili per lunghi cicli di trattamenti mirati e impostati da uno specialista, e quindi sicuramente più efficaci e mirati.
I dispositivi risultano inoltre sostenibilità, riducendo drasticamente i viaggi da/verso centri di terapia, e attenti a soggetti non in grado di muoversi in autonomia.
Elementi per valutare il dispositivo terapeutico più adatto alle specifiche esigenze
La magnetoterapia porta reali e tangibili benefici nel contrastare moltissime patologie e condizioni fisiche debilitanti.
I campi elettromagnetici agiscono sul corpo a livello meccanico, elettrico, chimico e magnetico, combinando insieme tutti questi fattori.
Tra i vari dispositivi in commercio, quelli più recenti e vengono definiti CEMP (campi elettromagnetici pulsati) sono ormai oggetto da moltissimi anni di studi che ne confermano la bontà.
Un dispositivo per ogni patologia cronica
Patologie croniche hanno bisogno di stimolazioni diverse rispetto a terapie fatte per mantenere il proprio corpo in salute.
Se lo scopo con la magnetoterapia è quello di contribuire a mantenere uno stato di salute generale, può essere sufficiente un dispositivo “entry level”.
Un apparecchio che emetta con un’intensità elettromagnetica di media potenza e che disponga di un numero minimo di programmi e frequenze.
Se al contrario si soffre di dolori cronici o si stanno affrontando patologie o lesioni molto importanti, è meglio scegliere un dispositivo più evoluto, in grado di fornire alte intensità terapeutiche.
La necessità di un dispositivo estremamente portatile
Se si è spesso in viaggio per lavoro, o in auto per molte ore o in giro per il mondo, vi è la necessità di un dispositivo estremamente portatile.
Un prodotto in grado di funzionare anche a batteria e ricaricabile da ogni mezzo e in qualsiasi paese in cui ci si trovi a viaggiare.
Se ad utilizzare la magnetoterapia sarà principalmente una persona molto anziana che non può farsi aiutare, è meglio scegliere macchina molto semplice, con pochi pulsanti e programmi semplici da attivare.
Caratteristiche tecniche da considerare per un acquisto valido anche nel tempo
Un dispositivo di magnetoterapia va valutato sia dal punto costruttivo che da quello dell’emissione del campo magnetico.
I più importanti parametri da considerare sono intensità, frequenza, numero e tipo di programmi, caratteristiche degli applicatori.
La principale distinzione è tra la categoria abbinata di frequenza e intensità.
Intensità
Intensità: A seconda del tipo di patologia e parte del corpo da trattare, alcuni valori di intensità risultano più adatti rispetto ad altri.
Ad esempio, per trattamenti su zone del corpo dove lo strato di cute è spesso (es. femore o pazienti in sovrappeso), un’intensità elettromagnetica troppo bassa penetrerà meno efficacemente.
Lo stesso vale nel caso di fratture e presenza quindi di gessi o tutori.
Frequenza
La magnetoterapia a bassa frequenza applica un campo magnetico con intensità solitamente medio alte ma a frequenze appunto basse (massimo 150 Hz).
Risulta particolarmente indicata per la cura dei tessuti duri e i ritardi della calcificazione ossea (osteoporosi, fratture, recupero post operatorio per impianti protesici, ecc.).
È indicata anche per la terapia del dolore e in generale per ristabilire il corretto equilibrio funzionale delle cellule. Risulta pertanto efficace anche nel trattamento dei tessuti molli.
La magnetoterapia ad alta frequenza si basa sull’emissione di piccoli “pacchetti” di onde radio ad alta frequenza, tra i 18 e i 900 MHz, ma a bassa intensità.
Sono più indicate per la cura di patologie a carico dei tessuti molli (es.muscoli e tendini).
Anche in questo caso, è efficace per la terapia del dolore.
L’applicazione del dispositivo sulla zona del corpo da trattare
L’intensità del campo magnetico si riduce sensibilmente all’aumentare della distanza dalla zona da trattare.
Perciò, la condizione ideale è quella di contatto tra la sorgente che emette e la pelle del paziente.
Uno degli elementi più importanti è la vestibilità dell’applicatore stesso, il quale una volta indossato deve essere saldamente ancorato sulla parte da trattare.
Non deve però risultare troppo scomodo o addirittura doloroso per il paziente.
I dispositici Werable CareGride di ultima generazione
La linea di dispositivi CareGrid si adatta perfettamente a contatto della zona da trattare massimizzando l’efficacia del campo elettromagnetico.
Utilizzando basse frequenze e valori medio-alti del campo magnetico, risulta efficace sia su parti dure che su tessuti molli, anche in profondità, ed è efficace per la terapia del dolore.
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